sabato 22 aprile 2017

NBA Awards 2016/17 (Individuali)

NBA Awards 2016/17
Premi Individuali

I premi individuali della NBA sono attesi dagli atleti ma soprattutto dai fans. Sono dei riconoscimenti che fotografano l'andamento della stagione e danno l'idea di quello che è successo. E poi logicamente servono per arricchire la fama di quelle superstar già affermate così come permettere a dei giovani giocatori di essere lanciati nell'Olimpo del professionismo. Senza perderci in altre chiacchiere, vediamo le scelte.

NBA Most Improved Player
1- Nikola Jokic (Denver Nuggets)
2- James Johnson (Miami Heat)
3- Otto Porter (Washington Wizards)


Se James Johnson è stato l'arma in più di Miami mentre Otto Porter ha contribuito all'ottima stagione di Washington, il premio va comunque a Nikola Jokic che ha vissuto in casacca Denver Nuggets una seconda parte di stagione da autentico protagonista. Autore di diverse triple-doppie, ha fatto stropicciare gli occhi perché vedere un pivot della sua stazza con mani fatate e ancor di più visione pazzesca non capita davvero tutti i giorni. Sta decisamente mettendo a frutto l'essere figlio della scuola slava. Giannis Antetokounmpo è fuori classifica.

NBA Defensive Player of the Year
1- Draymond Green (Golden State Warriors)
2- Rudy Gobert (Utah Jazz)
3- Kawhi Leonard (San Antonio Spurs)


Le statistiche in rimbalzi, stoppate e recuperi sono sopravvalutate o sottovalutate per questo premio. Dipende dai punti di vista. Ed in questo Draymond Green mette tutti d'accordo perché non solo mette insieme numeri importanti di gara in gara, ma è visivamente un difensore ostico. È versatile potendo difendere praticamente su qualsiasi avversario in qualsiasi posizione, e poi con il suo trash-talk inevitabilmente ti estromette dal match. Sul podio salgono meritatamente la grande sorpresa di questa stagione Rudy Gobert e lo scontato Kawhi Leonard.

NBA Rookie of the Year
1- Joel Embiid (Philadelphia Sixers)
2- Malcolm Brogdon (Milwaukee Bucks)
3- Dario Saric (Philadelphia Sixers)


Sulla vittoria di Joel Embiid pende purtroppo la spada di Damocle delle sole 31 presenze in una stagione che conta 82 partite. Ma se questo premio deve riconoscere il miglior rookie dell'anno, Embiid ha decisamente influenzato ed inciso in positivo per tutto quello che ha fatto. Questo ovviamente a dispetto degli altri neo professionisti. Il compagno di squadra a Philadelphia Dario Saric ha fatto altrettanto bene, così come Malcolm Brogdon in casacca Bucks, ma nessuno ha fatto ottimamente quanto il centro per di più simpaticissimo sui social.

NBA Sixth Man Award
1- Eric Gordon (Houston Rockets)
2- Andre Iguodala (Golden State Warriors)
3- Louis Williams (Houston Rockets)


La lotta per questo premio è stata davvero serrata. Louis Williams ha fatto benissimo sia quando usciva dalla panchina dei Lakers che da quella dei Rockets. Andrea Iguodala mai come quest'anno ha dovuto rispolverare il suo talento offensivo senza dedicarsi solo alla difesa. Ma Eric Gordon ha contribuito e non poco alla stagione degli Houston Rockets riuscendo a giocare senza troppi infortuni - che ne hanno falcidiato la carriera - e risultando tra i migliori tiratori per percentuale dall'arco dei tre punti.

NBA Coach of the Year
1- Brad Stevens (Boston Celtics)
2- Mike D'Antoni (Houston Rockets)
3- Scott Brooks (Washington Wizards)


Mike D'Antoni avrebbe meritato ugualmente questo riconoscimento per il semplice fatto di aver reso Houston una contendente a tutti effetti. Ma spodestare i Cleveland Cavaliers e vincere la Eastern Conference frutto di un duro lavoro iniziato negli ultimi anni e che ha portato sino a questo traguardo, fa di Brad Stevens il coach dell'anno. Non va dimenticato neppure l'ottimo lavoro di Scott Brooks che ha finalmente reso i Washington Wizards una squadra competitiva.

NBA Most Valuable Player
1- Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)
2- James Harden (Houston Rockets)
3- Isaiah Thomas (Boston Celtics)


Lo stesso discorso per il coach vale anche per l'Mvp, e purtroppo per i Rockets sono sempre loro a rimetterci. Anche in questa circostanza va premiato Russell Westbrook che ha realizzato un'annata storica, da record. Ma oltre ai numeri il leader dei Thunder è stato capace di trainare ed allo stesso tempo coinvolgere i compagni che non sono di altissimo valore. Lo stesso dicasi per James Harden, che però ha avuto compagni più competitivi. Staccato Isaiah Thomas che è stato il trascinatore dei Boston Celtics.

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