sabato 24 maggio 2014

Per la Juvecaserta un inizio con grande pathos

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 25/05/2014

SPECIALE. Dopo un buon avvio per i bianconeri cinque stop consecutivi ed un prosieguo altalenante
Per la Juvecaserta un inizio con grande pathos

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta si presentava alla stagione targata 2013/14 con diversi punti interrogativi, a partire dal tecnico Lele Molin, alla sua prima esperienza vera da capo allenatore, per proseguire con alcuni elementi della formazione bianconera, giocatori sconosciuti ai più e soprattutto alla tifoseria. Ma la certezza, il marchio di garanzia, era senz’altro il giemme Marco Atripaldi, che nella sua lunga carriera qualche fenomeno U.S.A. in Italia lo ha portato, eccome.
FOTO BUCO
Alla prima giornata non si poteva sperare un’esordio migliore al PalaMaggiò, battendo l’accreditata (ad inizio stagione) Venezia, facendo intuire da subito che la difesa sarebbe stata una pietra miliare dei casertani. Anche alla seconda giornata arriva un successo, questa a Pesaro dopo un supplementare, dopo che Caserta ha dissipato un vantaggio in doppia cifra. La domenica successiva arriva la sconfitta, ma decisamente a testa alta. l’avversario che fa visita ai bianconeri è Milano, le odiate “scarpette rosse”, che vincono con più d’un aiuto da parte della terna arbitrale, facendo insorgere e non poco il popolo di fede casertana. La Juvecaserta, poi, viene schiantata in quel di Reggio Emilia, e più che la sconfitta nello spogliatoio bisognava fare i conti con l’esclusione di Hannah. Continua il momento negativo per i bianconeri, visto che inanellano ben altre tre sconfitte, costringendo il coach a lavorare soprattutto sull’aspetto mentale. S’inizia in casa contro Roma, anche se ancora una volta si può recriminare per un fischio (fallo tecnico a Mordente) che ha influenzato il risultato; si è proseguito con l’infuocato derby disputato ad Avellino, e si è concluso con il k.o. tra le mura amiche contro Brindisi, che disegnava un quadretto davvero nero per gli uomini di coach Molin.
La striscia negativa si è interrotta sette giorni più tardi, quando la Juvecaserta è andata a far visita a Montegranaro. In quell’occasione i bianconero tornano al successo scacciando la crisi. Successivamente si va a far visita alla Cantù degli ex Sacripanti, Oldoini e Stefano Gentile. Gli ospiti si fanno valere, e soltanto un tiro allo scadere spezza i sogni di gloria. I casertani hanno rialzato la testa, e tornano a sorridere anche al PalaMaggiò (mancava la “doppia v” dalla prima giornata) contro Bologna, gestendo bene il match sin dalla palla a due. Brooks e compagni non si fermano neanche contro Varese, alla vigilia del Natale, ma il regalo vero arriva nel giorno di Santo Stefano, quando viene espugnata Siena. Di rigetto, l’anno solare si conclude con la batosta interna contro Sassari, dove è da registrare soprattutto il fuggi fuggi generale per il terremoto avvertito un pò in tutta la provincia. Ventiquattro ore prima della Befana, la Juvecaserta era di scena a Cremona, dove complice una prestazione brutta la costringe non solo alla sconfitta, ma anche a non qualificarsi per la Final Eight di Coppa Italia. Ultimo turno in casa con Pistoia, e sono altri due punti da mettere in cascina.

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